La storia della Sicilia affonda le radici in una stratificazione cominciata oltre duemila anni fa e che oggi possiamo ammirare tanto nelle bellezze architettoniche quanto nei piatti tipici. Probabilmente è la più ricca e scenografica tra le cucine regionali e, sebbene possa apparire unificata, in realtà le tradizioni enogastronomiche di questa regione variano sensibilmente dalla zona orientale a quella occidentale. Alcune pietanze, come ad esempio le panelle palermitane (una frittella di farina di ceci spesso accompagnata ad altre specialità in pastella e degustata come spuntino) sono diffuse perlopiù nell’area di origine ed è sufficiente spostarsi di alcuni chilometri perché non si abbia più traccia di quel processo di lavorazione specifico.
Già in epoca greca, dominavano alcuni prodotti alimentari: oggi come allora, erano proverbiali il vino, il miele e la ricotta, “il formaggio dei poveri” caratteristico della maggior parte delle prelibatezze sicule. Alcuni esempi?
- La cassata siciliana
- Il cannolo siciliano
- La pasta fresca e quella al forno
- La parmigiana
Altre specialità, come gli agrumi, la canna da zucchero, il sorbetto, il gelato e i liquori, sono figlie della dominazione araba. Furono introdotte in questa terra baciata dal sole le loro antiche colture, erbe aromatiche e spezie incluse:
- alloro
- capperi (il più noto è quello di Pantelleria)
- zafferano (detto “l’oro rosso di Sicilia”, dona la caratteristica colorazione ai noti arancini)
- menta
- salvia
- finocchio selvatico
- fior di sale all’arancia e al limone
I Francesi, invece, hanno introdotto nell’isola la pasta frolla (alla base del buccellato, un dolce diffuso in tutta la Sicilia e farcito con un ripieno di fichi secchi, mandorle e scorze d’arancia) mentre grazie agli Spagnoli sono giunti:
- il pan di Spagna, fondamentale nella preparazione di dolci rinomati come la cassata, i rollò nisseni e la torta fedora
- il cacao, ingrediente alla base del famoso salame di cioccolato come della cassatella o del cioccolato di Modica (granuloso e friabile, viene lavorato “a freddo” secondo una metodologia simile a quella degli Atzechi all’epoca dei conquistadores spagnoli)
- i Pomodori (quello di Pachino, immancabile nelle nostre tavole, è una vera eccellenza “Made in Italy”)
Moltissimi altri ingredienti arricchiscono il patrimonio enogastronomico della splendida Sicilia. Non vi resta che assaggiare tanta bontà e naturalezza, spesso con Qualità Certificata a dimostrazione della loro assoluta genuinità.
«Sai tu la terra ove i cedri fioriscono?
Splendon tra le brune foglie arance d'oro
pel cielo azzurro spira un dolce zeffiro
umil germoglia il mirto, alto l'alloro...».
(J.W.Goethe)
scritto da: Amato Delli Gatti
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